mercoledì 28 ottobre 2020

OSPEDALE DI DOLO, IL PD IN CONSIGLIO REGIONALE CHIEDE CHIAREZZA: «PROSEGUIRÀ LE FUNZIONI ORDINARIE?»

Il gruppo del Partito Democratico al consiglio regionale del Veneto chiede chiarezza per il presente e il futuro dell'ospedale di Dolo. Un'interrogazione a risposta urgente, firmata dalla vicepresidente del consiglio Francesca Zottis e dal consigliere Jonatan Montanariello, si fa interprete delle preoccupazioni espresse anche dal personale sanitario e dalla giunta comunale di Dolo, di fronte alla prospettiva che il presidio ospedaliero della Riviera del Brenta torni a diventare Covid hospital.
«Nella prima fase - scrive il PD - interi reparti, visite ambulatoriali, interventi chirurgici, terapie oncologiche ed esami clinici sono stati trasferiti in altre strutture, creando inevitabili disagi al personale sanitario e ai cittadini. Con la fine dell’emergenza, pur tra molte difficoltà, l’ospedale di Dolo aveva ripreso l’attività ordinaria. Ad oggi, con il crescente aumento dei contagi, il timore è che il nosocomio torni ad essere un centro Covid-19, con un ulteriori ricadute sulle prestazioni sanitarie ordinarie».
A distanza di mesi, dicono Zottis e Montanariello, «non sappiamo quali siano i piani sanitari di Regione e dell'ULSS 3 Serenissima. Non si conosce il numero di posti letto, strumenti e personale per ospitare i pazienti di Covid-19, e se potranno proseguire le funzioni ordinarie di un ospedale che deve garantire salute e cure ad un bacino di 120mila abitanti. Facciamo nostro l'appello affinché non si ripresenti la situazione della scorsa primavera: la Regione coinvolga maggiormente le amministrazioni locali nella riorganizzazione dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali».

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