venerdì 30 ottobre 2020

COVID, ARRIVANO NELLE SCUOLE LE POSTAZIONI MOBILI PER I TAMPONI DELL'ULSS 3 SERENISSIMA

Giornata di piena operatività, ieri, per la "postazione tamponi mobile" dell'ULSS 3 Serenissima. Il camper attrezzato ha visitato, nella sola mattinata, quattro scuole nel Distretto sanitario di Mirano-Dolo, e la squadra che si muove con esso ha sottoposto a tampone una settantina di studenti delle scuole primarie e secondarie del territorio.
Il camper, dotato di postazioni di personal computer e attrezzato all'interno per la gestione anche amministrativa dei tamponi, ha svolto nella mattinata la sua doppia funzione: in un primo caso ha funzionato come supporto logistico all'attività dei sanitari, svolta poi a pochi passi, nella postazione riparata messa a disposizione dalla scuola; in altri istituti è diventato anche fisicamente il luogo in cui i bambini e i ragazzi, convocati d'intesa tra la scuola e l'ULSS, si sono sottoposti al test.
«Si tratta di una modalità particolarmente agile - sottolinea il dottor Alessandro Chinellato, referente per questa attività - e particolarmente funzionale per effettuare i test di verifica nelle scuole. Per l'effettuazione del tampone rapido servono pochi minuti per ogni ragazzo; l'esito è poi disponibile in una decina di minuti, e possiamo eventualmente avviare immediatamente anche la controprova con il tampone molecolare per la conferma dei soggetti risultati positivi al test rapido».
La "postazione tamponi mobile" dell'Ulss 3 Serenissima è a disposizione per ogni intervento che sia necessario svolgere in loco, quindi in particolare per gli istituti scolastici, ma anche ogniqualvolta sia necessario far giungere in una destinazione unica una squadra per un numero impegnativo di test.

mercoledì 28 ottobre 2020

OSPEDALE DI DOLO, IL PD IN CONSIGLIO REGIONALE CHIEDE CHIAREZZA: «PROSEGUIRÀ LE FUNZIONI ORDINARIE?»

Il gruppo del Partito Democratico al consiglio regionale del Veneto chiede chiarezza per il presente e il futuro dell'ospedale di Dolo. Un'interrogazione a risposta urgente, firmata dalla vicepresidente del consiglio Francesca Zottis e dal consigliere Jonatan Montanariello, si fa interprete delle preoccupazioni espresse anche dal personale sanitario e dalla giunta comunale di Dolo, di fronte alla prospettiva che il presidio ospedaliero della Riviera del Brenta torni a diventare Covid hospital.
«Nella prima fase - scrive il PD - interi reparti, visite ambulatoriali, interventi chirurgici, terapie oncologiche ed esami clinici sono stati trasferiti in altre strutture, creando inevitabili disagi al personale sanitario e ai cittadini. Con la fine dell’emergenza, pur tra molte difficoltà, l’ospedale di Dolo aveva ripreso l’attività ordinaria. Ad oggi, con il crescente aumento dei contagi, il timore è che il nosocomio torni ad essere un centro Covid-19, con un ulteriori ricadute sulle prestazioni sanitarie ordinarie».
A distanza di mesi, dicono Zottis e Montanariello, «non sappiamo quali siano i piani sanitari di Regione e dell'ULSS 3 Serenissima. Non si conosce il numero di posti letto, strumenti e personale per ospitare i pazienti di Covid-19, e se potranno proseguire le funzioni ordinarie di un ospedale che deve garantire salute e cure ad un bacino di 120mila abitanti. Facciamo nostro l'appello affinché non si ripresenti la situazione della scorsa primavera: la Regione coinvolga maggiormente le amministrazioni locali nella riorganizzazione dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali».

lunedì 26 ottobre 2020

I CARABINIERI ARRESTANO 56ENNE PER IL POSSESSO DI UNA PISTOLA RUBATA SEI ANNI FA IN FRIULI VENEZIA GIULIA

Venerdì 23 ottobre, nel pomeriggio, i carabinieri della Tenenza di Dolo hanno controllato per strada un 56enne del luogo e un 72enne padovano, entrambi con precedenti in materia di stupefacenti. Dalla perquisizione domiciliare è emerso come il più giovane dei due detenesse nel proprio garage un bilancino di precisione e una rivoltella calibro 357 magnum, oggetto di furto perpetrato in provincia di Gorizia nel 2014, con sei colpi del medesimo calibro nel tamburo e ulteriori 18 cartucce.
L'uomo è stato arrestato in flagranza per detenzione illegale di arma da sparo, e condotto alla casa circondariale di Santa Maria Maggiore in Venezia. Il 72enne invece è stato denunciato a piede libero perché trovato in possesso di un coltello: anche nella sua casa è stato rinvenuto un bilancino di precisione.