Due ortopedici ospedalieri in pensione tornano nel reparto dell'ospedale di Dolo in cui hanno lavorato da giovani, per dare il proprio contributo in un periodo storico che sta facendo i conti non solo con l’emergenza epidemica, ma anche con la difficoltà nel reperire nuovi ortopedici. «Il dottor Riccardo Armato - spiega il primario Paolo Esopi - sta lavorando assieme a noi da qualche settimana, dove aveva iniziato la sua carriera da specialista. Da pensionato ha deciso di ritornarci fornendo, sia agli utenti che a noi colleghi, una risposta di grande qualità ed efficienza». Accanto a lui, per quanto riguarda soprattutto la parte ambulatoriale, di recente in reparto è tornato a lavorare un altro ortopedico pensionato: è il dottor Angelo Majoni, già responsabile del servizio di chirurgia ortopedica pediatrica. «Sono professionisti - continua il dottor Esopi - che hanno raggiunto la settantina, ma non hanno niente da invidiare ai giovani medici: per esperienza e professionalità si stanno rivelando un’importante risorsa per questo reparto», li ringrazia il primario.
Armato è anche uno specialista esperto in artroscopia, tecnica mininvasiva attuata al ginocchio, come la ricostruzione del menisco e dei legamenti crociati. «Grazie a lui, qui a Dolo abbiamo ripreso a ritmo più veloce questo tipo d’intervento, che è abbastanza frequente ed è causato da traumi domestici e sportivi, ma anche da traumi da strada», dice Esopi. Il reparto dolese esegue quasi oltre 2mila interventi l’anno, tra traumatologia e ortopedia in elezione (interventi programmati e non d’urgenza): «Le fratture di femore – conclude il primario – riguardano soprattutto una fascia di popolazione anziana a cui viene data massima attenzione. Nel 2019 ne sono state trattate 348, di cui l'80.2% eseguite entro le 48 ore dall’evento traumatico».
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