L’accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni al riparto dei fondi del CIPE dà il via a importanti finanziamenti anche per il restauro ospedaliero e all’adeguamento sismico e antincendio degli ospedali SS.Giovanni e Paolo di Venezia e quello di Dolo. Rispettivamente, il primo per 59.5 milioni, il secondo per 40 milioni. Soddisfazione viene espressa da parte del direttore generale della ULSS 3 Giuseppe dal Ben: «È un buonissimo risultato e, appena ci arriveranno, cercheremo di spenderli velocemente. Grazie all’importante lavoro della Regione Veneto, per cui oggi anche gli ospedali di Venezia e di Dolo potranno contare su importanti finanziamenti che permetteranno di continuare il lavoro avviato di riqualificazione ed ammodernamento». Il percorso amministrativo della ULSS 3 per ottenere il finanziamento di 40 milioni è partito nel 2016: in quell’anno è stato adottato, da una delibera del direttore generale (la n.93 del 24 giugno, integrata successivamente dalla delibera n.120 del 15 luglio), lo studio di fattibilità per la riorganizzazione funzionale e strutturale dei presidi sanitari della ULSS 13. Tale piano è stato successivamente inviato alla Commissione Regionale per gli Investimenti Tecnologici ed in Edilizia il 2 agosto 2016, e successivamente approvato.
La richiesta dei finanziamenti è stata poi, nel tempo, ribadita sia dalla ULSS 3, che dalla Regione allo Stato centrale. Premesso che il monoblocco sud dell’ospedale di Dolo necessita da anni di una rivisitazione, per metterlo in sicurezza dal punto di vista sismico che per l’antincendio (nonché ci sono ad esempio ancora reparti con stanze con più di tre letti e senza servizio igienico al loro interno), con il finanziamento di 40 milioni si evidenzia il progetto di massima previsto per l’ospedale: la costruzione del nuovo Pronto Soccorso, i cui lavori sono in fase di aggiudicazione, realizzando un blocco in sopraelevazione che accoglierà il piano tecnico a servizio dei nuovi volumi e connesso funzionalmente all’area impiantistica presente nel monoblocco nord, di più recente costruzione. Questo al primo piano, mentre al secondo il reparto di Terapia Intensiva e quello di Lungodegenza; al terzo piano, il reparto di Geriatria, liberando il secondo piano del monoblocco nord nel quale saranno trasferiti i reparti di Ginecologia e Ostetricia, la sala parto, il reparto di Pediatria e la patologia neonatale. Inoltre si addiverrà all'adeguamento sismico, antincendio e funzionale del monoblocco sud, dal primo al quarto piano.
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