Questa sera dalle ore 20.45, all'ex Macello in via Rizzo 73 a Dolo, il comitato ambientalista rivierasco Opzione Zero e la lista civica Il Ponte hanno organizzato un incontro pubblico per affrontare il tema del termovalorizzatore che potrebbe essere riattivato a Fusina. I rischi dell'ipotesi legata a Ecoprogetto, società partecipata da Veritas, saranno esposti da Mattia Donadel di Opzione Zero, dal medico Vincenzo Pietrantonio di ISDE Medici per l'Ambiente e da Marina Coin, assessora all'ambiente del Comune di Dolo.
Frattanto il comitato - assieme a Medicina Democratica, al comitato contro il rischio chimico di Marghera, ad Ambiente Venezia, all'ecoistituto Alex Langer, a Eddyburg, Malacaigo, Friday for Future della Riviera del Brenta - attacca il voto bipartisan che al consiglio regionale ha bocciato la mozione per il ritiro del progetto di revamping dell'inceneritore: ai voti della destra si sono uniti quelli del PD. «Niente di nuovo sotto il sole – commentano i comitati – quando sul piatto ci sono torte grandi e succulente da milioni di euro, maggioranza e opposizione abbandonano il ruolo nel gioco delle parti e si abbracciano appassionatamente. Un film già visto con MOSE, Passante, Pedemontana e con tutte le altre grandi opere venete. Così è anche per l’inceneritore di Fusina. Ciò che è importante è che questa ipocrisia venga smascherata: due più due fa quattro, ma le elezioni regionali sono vicine. E inchioderemo alle loro responsabilità tutti i politici che sostengono progetti arretrati, velenosi, e nemici del clima».
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