Inaugura nella giornata di oggi "Come un fiume l'arte", la prima esposizione articolata nei due Comuni di Mira e di Dolo. Oltre che il titolo della mostra dedicata a Luciano Zarotti, aperta fino al 12 ottobre, è anche l'auspicio di questa iniziativa che vede nell'arte occasione di sinergia e connessione tra due città limitrofe, bagnate dallo stesso fiume, il Brenta. Due le sedi espositive, Villa dei Leoni a Mira e Villa Concina a Dolo e quindi due inaugurazioni in programma per oggi: alle ore 11 a Mira e alle ore 17.30 a Dolo, entrambe con la presenza del professore e noto critico d'arte Salvatore Settis.
Protagonista dell'iniziativa, promossa da Mir'arti in collaborazione con le due amministrazioni comunali, è l'artista veneziano -residente in Riviera- Luciano Zarotti, uno dei rari maestri viventi, testimone ed erede di una tradizione tecnica e iconografica che appartiene al territorio. «È la prima volta - sottolinea il sindaco di Mira, Marco Dori - che i due Comuni si alleano per ideare un progetto culturale sulle arti visive ma anche una prova di collaborazione istituzionale che costituisce un promettente precedente per future iniziative condivise».
Aggiunge il sindaco di Dolo, Alberto Polo: «Zarotti è un artista che ha scelto di vivere nella Riviera del Brenta, e con questa mostra realizza quello che con tanta fatica le istituzioni locali cercano di valorizzare, cioè una politica di sensibilizzazione verso l'arte e le iniziative culturali».
L'allestimento - spiega il curatore della mostra Valerio Vivian - compendia opere dal 1962 al 2019 e «ha propositi ambiziosi: desiderando presentare al pubblico il maggior numero possibile di percorsi tematici e tecniche utilizzate dall’artista, alla fine è diventata, probabilmente, la più ampia e articolata antologica che gli sia stata dedicata. Gli spazi in cui essa si sviluppa sono, nel Comune di Dolo, la Barchessa di Villa Concina e l’ex Macello; nel Comune di Mira, ben tre piani di Villa Contarini dei Leoni e la recente galleria d’arte in piazza Mirasole».
Le diverse sedi, fisicamente separate tra loro, e il carattere multiforme della produzione artistica di Zarotti hanno spinto i curatori ad ordinare gli spazi come stanze organizzate per moduli tematici e tecnici autonomi, pur con analogie, collegamenti e affiliazioni iconografiche. "A corpo nudo" e "Veneziano Pop", a Dolo, sono due mostre indipendenti pur declinando in modo diverso il corpo umano nella sua quotidianità. A Mira nelle sezioni "I segni segreti del pittore", "Nuova figurazione", "Battaglie e visioni" si ritrova protagonista ancora una volta la figura umana pur riplasmata; la sua forma viene talvolta plasticamente definita, oppure presentata drammaticamente incompleta perché riassorbita dall’ombra, ma è sempre centrale come termometro che misura le graduazioni dalla materia allo spirito. Nel pittore la natura non si dà quasi mai come rappresentazione ma come paesaggio umano, imbevuto di storia o, al massimo, materia primigenia dove pigmenti, terre, polveri metalliche e agglutinanti generano la forma come si può vedere nelle stanze che contengono le opere "Eventi e rituali".
Tra le novità un "Omaggio a Tiepolo" e la serie dei "Libri e taccuini illustrati", dove Zarotti è come se lavorasse ad una storia della pittura ripercorsa non attraverso interpretazioni storico-artistiche, bensì tecnico-materiche. Molti i disegni presenti in mostra oltre alle calcografie. La “stanza” presente in piazza Mirasole, intitolata "Paesaggi umani: ricerche ed esperienze", presenta una selezione di lavori grafici e pittorici riassuntivi di molti temi e intende focalizzare l’attenzione sulla prassi pittorica di Zarotti, la velocità del tratto, la scioltezza della pennellata, la resa dell’immagine appena suggerita ma già completa allo sguardo, la caotica materia che si eleva a forma.
«Sogno un prolungamento della Biennale in Riviera del Brenta - ha affermato Luciano Zarotti in occasione della conferenza stampa di presentazione della mostra - l'idea di realizzare questa mostra in due Comuni incarna proprio la volontà di sviluppare i legami tra queste comunità, per incarnare il concetto di città metropolitana a partire dall'arte. Credo molto nella capacità della Riviera di fare sintesi dell'arte veneziana». Tra le manifestazioni collaterali sono previste conferenze attorno all’arte contemporanea, due workshop tenuti dall’artista quanto alle tecniche grafiche e pittoriche, nonché visite guidate (su prenotazione) per gli studenti. Durante la mostra verrà proiettato il film documentario sull'artista, realizzato da Pierantonio Tanzola. L'ingresso all'inaugurazione è libero fino ad esaurimento dei posti.
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